venerdì 23 ottobre 2020

L'eruzione del Vesuvio

"Eruzione notturna del Vesuvio"
M. Gianni scuola napoletana seconda metà del XIX secolo
« cosí d’alto piombando,
dall’utero tonante
scagliata al ciel profondo,
di ceneri e di pomici e di sassi
notte e ruina, infusa
di bollenti ruscelli,
o pel montano fianco
furiosa tra l’erba
di liquefatti massi
e di metalli e d’infocata arena
scendendo immensa piena,
le cittadi che il mar lá su l’estremo
lido aspergea, confuse
e infranse e ricoperse
in pochi istanti
»
(Giacomo Leopardi, "La ginestra", vv. 212-226)

giovedì 8 ottobre 2020

Un vecchio

Rembrandt -  Autoritratto all'età di 63 anni (1669)
National Gallery, Londra
Interno di caffè. Frastuono. A un tavolino
siede appartato un vecchio. È tutto chino,
con un giornale avanti a sé, nessuna compagnia.

E pensa, nella triste vecchiezza avvilita,
a quanto poco egli godé la vita
quando aveva bellezza, facondia, e vigoria.

Sa ch’è invecchiato molto: lo sente, lo vede.
Ma il tempo ch’era giovane lo crede
quasi ieri. Che spazio breve, che spazio breve.

Riflette. A come la Saggezza l’ha beffato.
Se n’era in tutto (che pazzia!) fidato:
« Domani. Hai tanto tempo » - la bugiarda diceva

Gioie sacrificate... ogni slancio represso...
Ricorda. Ogni occasione persa, adesso
suona come uno scherno al suo senno demente

Fra tante riflessioni, in quella pioggia
di memorie, è stordito il vecchio. Appoggia
il capo al tavolino del caffè... e s’addormenta.
(Konstantinos Kavafis)