lunedì 26 agosto 2013

Taja che è rosso

"La fontana del Bacchino è uno dei simboli di Prato e si trova in piazza del Comune.
L'opera (1659-1665) è dello scultore Ferdinando Tacca, che realizzò la figura brozea di un Bacco giovane seduto attorno a grappoli d'uva. Da vari punti escono zampilli che scendono in una conca intermedia a forma di conchiglia e poi in una più grande vasca ottagonale dalla quale alcuni cannelli fanno scorrere l'acqua in vaschette semicircolari.
"

lunedì 19 agosto 2013

La partenza pe la villeggiatura

Sor’Irene, e ccusí? ss’arivà ffora?
E ss’è lléscito, indove? Eh ggià, a Ffrascati,
a cqueli belli crimi imbarzimati.
Ecco cqua che vvor dí dd’èsse siggnora.

Ma ssa cche cco ste sciarle è vventun’ora,
e li cavalli ggià stanno attaccati?
Anzi, in ner leggno sciò vvisto du’ frati
che la prèsscia d’annà sse li divora?

J’hanno messa la robba, eh sor’Irene?
Oh bbrava: ma jj’avverto che vvò ppiove:
veda che ttutto sii cuperto bbene.

Ôh, ddunque, arivedèndola;
e co cquesto facci bbon viaggio, sce dii le su’ nove,
se diverti, s’ingrassi, e ttorni presto.

(G.G. Belli, 24 settembre 1835)

martedì 13 agosto 2013

"Citius!, Altius!, Fortius!"

Elena Isinbaeva
Medaglia d'oro, Mondiali di Atletica, Mosca 2013
Il salto con l’asta
Già s’è staccato, già vola come un portento!
Si stende sull’asta come bandiera al vento,
Giunge alla sbarra e con battito repentino
Si slancia in avanti, come uccello e felino.

Fermatelo, che raggeli come una pietra,
Che butti indietro l’asta – inutile faretra,
Che così rimanga da una nube sommerso,
Come una lieve piuma – nell’aria disperso.

Non perderà le forze, né l’impeto in volo,
Oltre ogni limite si alzerà tutto solo,
E come un’eco risponderà soltanto,
Che il suo traguardo è il cielo – ch’è il nostro vanto.

(Kazimierz Wierzynski, da "Il lauro olimpico", 1927)

lunedì 12 agosto 2013

La sirena

Un pessce raro
Tra le trijje, linguattole e sturioni     (1)
com’e cquelli ch’er Papa magna a ccena,
tra li merluzzi e ll’antri pessci bboni
de che ll’acqua der mare è ttutta piena,

ce sta un pessce c’ha ttanti de zinnoni,
faccia de donna e ccoda de bbalena,
e addorme l’omo co li canti e ssòni;
e sto pessce se chiama la
serena.

Disce er barbiere e ll’antre ggente dotte
che sta serena tutte le sonate
e le cantate sue le fa de notte.

Ecco dunque perché le schitarrate
che ffanno li paini a le mignotte,        
(2)
le sentimo chiamà le serenate.

(G.G. Belli, 8 dicembre 1832)
(1) sogliole
(2) damerini

lunedì 5 agosto 2013

Tutti i sogni portano al mare

Certe volte devi andartene,
andartene dov'è estate.
Al sud... sì forse.
Al mare... sì forse.
Ti metti in cammino e senti il profumo
del sole e del vento,
profumo di pesce, fuoco e catrame.
Ti metti in cammino e le rondini
diventano gabbiani.
Svolti l'angolo.
Ecco la stazione.
E dietro la stazione,
puoi starne certo,
dietro la stazione c'è il mare.

(Jutta Richter)