mercoledì 23 settembre 2020

Lo sfrappone (*)

Si sséguiti accusí, Cchecco, la sbajji.
Fijjo, co st’impropèrî vacce piano.
Chi è llesto de lingua e nnò de mano
o la tienghi a stecchetta o sse la tajji.

Uno c’annassi a rregola de rajji
credería c’un zomaro marchisciano
se maggnassi un leone sano sano
e un’armata co ttutti li bbagajji.

Certuni a cciarle sò spazza-campaggne,
eppoi a ffatti se la fanno sotto,
e arrivi ar punto de vedelli piaggne.

Er mannatàro ch’era un omo dotto
sai che ddisceva a sti spacca-montaggne?
«Ce vò mmeno a inzurtà cc’a ddà un cazzotto».

(G.G. Belli, 1 febbraio 1838)
(*) spavaldo

martedì 8 settembre 2020

Itaca

William-Adolphe Bouguereau - Ulisse riconosciuto da Euriclea (1849)
Musée des beux-arts, La Rochelle
Quando ti metti in viaggio per Itaca,
devi augurarti che sia lunga la strada,
ricca di avventure e conoscenze.
I Lestrigoni e i Ciclopi,
l’ira di Poseidone non temere,
mai li incontrerai sul tuo cammino
se il pensiero è alto, se nobile
il sentimento che ispira il corpo e lo spirito.
I Lestrigoni e i Ciclopi,
il feroce Poseidone non li incontrerai,
se non li porti dentro l’anima,
se l’anima non te li alza contro.

Devi augurarti che sia lunga la strada
e molti i mattini d’estate
quando – con gioia e piacere –
approderai in porti mai visti
e ti fermerai negli empori fenici
a comprare fine mercanzia:
madreperle e coralli, ambra e ebano,
ogni genere di profumi sensuali,
quanti più puoi, profumi sensuali.
Va’ in molte città dell’Egitto
a imparare e imparare dai sapienti.

Non dimenticarti mai di Itaca.
Raggiungerla è la tua meta.
Ma non affrettare il viaggio.
Meglio che duri molti anni
e, vecchio ormai, tu approdi nell’isola,
ricco di quanto ti ha dato il viaggio,
senza pensare che Itaca ti dia ricchezze.

Itaca ti ha dato il bel viaggio.
Senza di lei non ti avventuravi.
Non ha altro da darti.

E se la trovi povera, Itaca non ti ha ingannato.
Ormai saggio, ricco di esperienze,
avrai capito quel che significa un’Itaca.
(Konstantinos Kavafis)