giovedì 23 luglio 2020

Le scurregge che se curreno appresso

Giorgione "La Tempesta" (1507)
Gallerie dell'Accademia, Venezia
Gran contrasto de venti oggi se sente:
ciaddomina perantro lo scirocco!
Guarda come cquà e llà scappa la ggente
pe ppaura ch’er tempo arzi lo scrocco!

Ma er temporale nun sarebbe ggnente
sino che le campane hanno er batocco:
er malann’è che st’arie d’accidente             
(*)
ponno appestacce in barba de san Rocco.

Lo so bbè io, che mme ce sò incontrato
dove un lebbeccio straportò una pesta
propio de quelle da levatte er fiato.

Se stava a la parrocchia, e ffu de festa:
e lo pò ddí la serva der curato,
ché cquer vento j’arzò ssino ha vesta!

(G.G. Belli, 5 ottobre 1831)
(*) d'occidente

mercoledì 8 luglio 2020

Troiani

Jule Joseph Lefebvre - La morte di Priamo (1861)
École nationale supérieure des beaux-arts - Parigi
Sono, gli sforzi di noi sventurati,
sono, gli sforzi nostri, gli sforzi dei Troiani.
Qualche successo, qualche fiducioso
impegno; ed ecco, incominciamo
a prendere coraggio, a nutrire speranze.

Ma qualche cosa spunta sempre, e ci ferma.
Spunta Achille di fronte a noi sul fossato
e con le grida enormi ci spaura.

Sono, gli sforzi nostri, gli sforzi dei Troiani.
Crediamo che la nostra decisione e l’ardire
muteranno una sorte di rovina.
E stiamo fuori, in campo, per lottare.

Poi, come giunge l’attimo supremo,
ardire e decisione se ne vanno:
l’anima nostra si sconvolge, e manca;
e tutt’intorno alle mura corriamo,
cercando nella fuga scampo.

La nostra fine è certa. Intonano, lassú;
sulle mura, il corrotto.                                            (*)
Dei nostri giorni piangono memorie, sentimenti.
Pianto amaro di Priamo e d’Ecuba su noi.
(Konstantinos Kavafis)
(*) lamento funebre di morte

domenica 5 luglio 2020

La battaglia di Magnesia

Antioco III il Grande - Museo del Louvre, Parigi
Ha perso ormai l’antico impeto, la baldanza.
E l’unica sua cura sembra ormai la mancanza
di forze del suo corpo seminfermo. Sereno
trascorrerà la vita che gli rimane. Almeno
questo tenta, Filippo. Stasera gioca a dadi.
Ha voglia di distrarsi. Nel banchetto, si badi
a spargere le rose. Che importa la disfatta
d’Antioco a Magnesia! A pezzi è stata fatta
quella splendida armata, dicono. Ma sarà
proprio così? S’esagera spesso la verità.

Magari! Era un nemico, ma la stirpe, in sostanza,
è la stessa. Un “magari!”, comunque, basta e avanza.
Filippo non rimanda di certo l’allegrezza
della festa. Per quanto sia grande la stanchezza,
conserva un privilegio tenace: la memoria.
Ricorda come piansero in Siria, alla vittoria
che mandò la gran madre Macedonia in frantumi!
Si cominci il banchetto. Servi, musica! lumi!
(Konstantinos Kavafis)